mercoledì 24 maggio 2017

Apprendimento

                                                      COME APPRENDIAMO
L'apprendimento è il mezzo con cui gli esseri umani imparano le proprie conoscenze e sviluppano le proprie capacità. A differenza degli animali, gli esseri umani nascono infatti quasi del tutto privi di conoscenze innate: la gazzella, per esempio, è in grado di correre poche ore dopo la sua nascita; un bambino, invece, compie i primi passi dopo un anno di vita.
Le poche conoscenze istintuali di un neonato sono riflessi innati , indispensabili per affrontare
 i primi anni di vita. I riflessi innati sono risposte fisiologiche, non apprese, a uno stimolo.
Hanno fatto molti esperimenti su questo, ma a me è rimasto impresso uno in particolare, l'esperimento di Pavolv.
Ivan Pavlov, filosofo e etologo, studiò i riflessi appresi o anche chiamati riflessi condizionati. Pavlov è rimasto famoso appunto per il suo esperimento della salivazione del cane:
-Per prima cosa Pavlov aziona un campanello e non rileva nessuna salivazione nel cane
-Successivamente fornisce al cane una porzione di carne e, secondo una risposta naturale, il cane inizia a salivare.
-Pavlov associa quindi la somministrazione di cibo e suono del campanello: ogni volta che l cane riceverà il cibo, il campanello viene azionato.
-Da quel momento e per un certo periodo di tempo il cane saliva solo al suono del campanello, pur non ricevendo cibo.
Il cane è stato così condizionato a rispondere a uno stimolo che originariamente non produceva la salivazione.

Però può avvenire anche l'estinzione, perché la risposta condizionata scompare se per un certo numero di volte al suono del campanello non è associata la porzione di cibo.

Il fenomeno scoperto da Pavlov viene chiamato condizionamento classico, ed è una forma estremamente semplice di apprendimento. Possiamo definirlo apprendimento perché il soggetto ha acquisito un comportamento nuovo.

L'apprendimento è la modificazione del comportamento, la comparsa di una risposta nuova difronte alle sollecitazioni dell'ambiente.

Identità chiusa e identità aperta (Lornz Konrad)

 I bambini quando incominciano a crescere iniziano a fare i primi disegni, dopo cercano di disegnare dei cerchi, all'inizio non sanno chiuderli ma dopo un po' di tentativi ci riescono, questo vuol dire che sanno di essere nella realtà, di essere al mondo.
Il cerchio c'è sempre, in tutte le età, infatti gli adolescenti lo usano per escludere fuori dal cerchio qualcuno e per incitare e lodare un altro. Come l'esempio delle oche di lorenz Konrad.
Per primi i nostri genitori e poi anche la scuola ci educa. Educare significa tirare fuori qualcosa dal nostro cerchio.
Poi si deve essere sinceri educati nei confronti di qualcun'altro altrimenti si è solo falsi.
In fine  vorrei concludere con la frase di Edoardo Filippo "chi cerca la vita trova la forma, chi cerca la forma trova la morte.", secondo me ognuno può interpretarla come vuole. Io l'ho interpretata così: che se noi viviamo ogni giorno per un obbiettivo troveremo la forma, troviamo soddisfazioni e così stiamo vivendo e non sopravvivendo, che c'è molta differenza fra vivere e sopravvivere, e poi chi invece cerca la forma, cioè fa qualcosa per piacere o essere meglio di qualcuno, trova la morte, non vive.

giovedì 26 gennaio 2017

Scienze Umane

Attività del mente

La mente di un individuo li fa da interfaccia col mondo esterno; ossia da senso alle cose, stabilisce i rapporti tra gli eventi, spiega quanto accade e infine interpreta i fatti.
Es. Dall'appartamento sopra il nostro proviene un rumore forte e improvviso. La nostra mente interpreta l'evento: qualcosa è caduto sul pavimento; il cane invece abbaia rumorosamente, spaventato, come se ci fosse un pericolo in casa; nostro fratello, che ha 3 anni, dice:"il soffitto ha fatto buum". La nostra mente, sulla base dell'esperienza, ha quindi dato all'evento un senso diverso da quello che gli hanno dato il cane e il bambino.
La mente fornisce costantemente un senso agli eventi,  adottando spiegazioni standardizzate che chiamiamo Modelli.
A volte i modelli diventano stereotipi, ossia idee standardizzate accettate senza spirito critico ed esperienze personali, che vengono spesso applicate a persone per qualche ragione diverse da noi.
L'attività  della mente corrisponde nel cervello la formazione di connessioni tra neuroni.
Il cervello continua dunque a plasmarsi sulla base delle esperienze compiute del mondo.